COME USARE IL TRASPORTINO CON IL TUO GATTO

CONSIGLI PRATICI DALLA CLINICA VETERINARIA EUROPA DI FERRARA

Il trasportino è un alleato fondamentale quando si tratta di spostare il nostro gatto, sia per una visita veterinaria, un viaggio o una trasferta. Tuttavia, molti gatti non amano essere messi nel trasportino e, se non viene utilizzato correttamente, può diventare una fonte di stress per l’animale e per il suo proprietario.

Come veterinari sappiamo quanto sia importante fare in modo che l’esperienza del trasporto sia il più serena possibile per il tuo gatto. Ecco alcuni consigli pratici per rendere l’uso del trasportino un momento più tranquillo e sicuro.

1. Scegli il Trasportino Giusto
La scelta del trasportino giusto è essenziale per garantire il comfort del tuo gatto. Opta per un trasportino che sia abbastanza grande da permettere al tuo gatto di stare comodamente in piedi, girarsi e sdraiarsi. Un trasportino troppo stretto potrebbe aumentare lo stress, mentre uno troppo grande non darà la giusta sensazione di sicurezza.

2. Familiarizza il Gatto con il Trasportino
Il trucco per ridurre lo stress da trasporto è far familiarizzare il tuo gatto con il trasportino prima di doverlo usarlo per una visita. Lascia il trasportino aperto in una zona della casa, preferibilmente in un angolo tranquillo, e mettici dentro una coperta o il suo gioco preferito. Inizialmente potrebbe esserci una certa resistenza, ma lascia che il tuo gatto esplori il trasportino da solo, in modo che lo associ a qualcosa di positivo e non a un momento di costrizione.

3. Non Usarlo Solo per Le Visite Veterinarie
Molti gatti associano il trasportino solo alle visite dal veterinario, e questo aumenta l’ansia ogni volta che devono entrarci. Per evitare questa associazione negativa, prova a usare il trasportino anche per scopi piacevoli, come piccoli viaggi o per fare una passeggiata in macchina con il tuo gatto. Questo lo aiuterà a capire che il trasportino non è solo un luogo di “paura” ma anche un posto sicuro e familiare.

4. Trasporto Sicuro e Comfort
Quando si sposta il gatto nel trasportino, assicurati che sia ben fissato in macchina per evitare che si muova troppo durante il viaggio. Utilizza una cintura di sicurezza o sistema il trasportino su una superficie stabile. Durante il viaggio, cerca di mantenere la calma e guida in modo tranquillo per evitare bruschi movimenti che potrebbero agitare ulteriormente il gatto. Se il viaggio è lungo, fai delle pause per assicurarti che il tuo gatto stia bene e che non sia troppo stressato.

5. Utilizza Feromoni per Rilassare il Gatto
Esistono feromoni artificiali, come il Feliway, che possono aiutare a calmare il tuo gatto durante il viaggio. Puoi spruzzarne una piccola quantità nel trasportino qualche ora prima di utilizzarlo. Questi feromoni sono simili a quelli naturali che i gatti usano per marcare i loro spazi ed aiutano a creare un ambiente più rilassante e familiare.

6. Evita il Panico dell’Ultimo Momento
Evita di mettere il gatto nel trasportino all’ultimo minuto, quando il viaggio è imminente. Fai in modo che il momento dell’ingresso nel trasportino sia il più tranquillo possibile, senza fretta. Prima di metterlo dentro, dai al tuo gatto qualche minuto per calmarsi e abituarsi all’idea. Un ambiente sereno e privo di stress aiuterà a ridurre la sua ansia.

7. Rendilo Positivo con Coccole e Ricompense
Dopo ogni utilizzo del trasportino, fai in modo di premiare il tuo gatto con una coccola, un po’ di gioco o un trattamento speciale. Questo gli farà associare il trasportino a un’esperienza positiva e ridurrà il suo livello di ansia in futuro.

Concludendo

Il trasportino è uno strumento fondamentale per il benessere e la sicurezza del tuo gatto durante gli spostamenti, ma deve essere utilizzato con delicatezza e attenzione. Con un po’ di preparazione e pazienza, il trasportino può diventare un posto sicuro e accogliente, riducendo lo stress per il tuo gatto e rendendo le visite veterinarie molto meno traumatiche.

Se hai bisogno di ulteriori consigli, o se il tuo gatto ha problemi particolari durante il trasporto, non esitare a contattarci. Il personale della Clinica Veterinaria Europa di Ferrara è sempre a disposizione per aiutarti a prenderti cura al meglio del tuo compagno a quattro zampe!

Contattaci per qualsiasi consiglio e per prenotare la prossima visita!

Leptospirosi nei cani: Un rischio da non sottovalutare

La Leptospirosi è una malattia infettiva che colpisce diversi animali, tra cui cani, e che può essere trasmessa anche all’uomo. Purtroppo, in molti casi, i sintomi iniziali sono aspecifici e facilmente confondibili con altre patologie, il che rende difficile una diagnosi precoce. È quindi fondamentale essere consapevoli dei rischi, in particolare in determinate zone, come quelle umide o rurali, dove la malattia è più diffusa.

Cos’è la Leptospirosi e come si trasmette?

La Leptospirosi è causata dal batterio Leptospira, con le sue sierovarianti, che può essere presente nelle urine di animali infetti eliminatori, come topi, ricci, nutrie, lepri, cinghiali ed altri.

Il contagio avviene attraverso il contatto diretto con l’urina di un animale malato, ma anche attraverso l’acqua contaminata o il terreno umido. 

La malattia può colpire vari organi, inclusi fegato, reni e sistema nervoso, ed è pericolosa se non trattata in tempo.

I sintomi della leptospirosi nei cani

I sintomi della leptospirosi possono includere febbre, letargia, perdita di appetito, vomito, dolore addominale, difficoltà respiratorie e giallo degli occhi e delle mucose. Purtroppo, questi segnali possono essere confusi con altre malattie comuni, rendendo la diagnosi tempestiva ancora più importante.

La prevenzione è la chiave

La prevenzione della leptospirosi nei cani è possibile grazie a una combinazione di misure. Una delle soluzioni più efficaci è la vaccinazione con vaccino l4 (contiene quattro tipi di leptospire) che riduce notevolmente il rischio di infezione.

Perché è importante agire tempestivamente?

Il trattamento della leptospirosi è più efficace quando viene somministrato tempestivamente. La diagnosi precoce, unita a un trattamento adeguato, può fare la differenza tra una semplice guarigione e complicazioni gravi che potrebbero compromettere la salute del tuo amico a quattro zampe.

Se vuoi consigli per la salute del tuo amico a quattro zampe, contatta il team della Clinica Veterinaria Europa di Ferrara.

Proteggi il tuo cane dalla Leptospirosi, il suo benessere è la nostra priorità.

MALATTIE TRASMESSE DA PULCI E ZECCHE

La protezione del tuo amico a quattro zampe è fondamentale

Quando pensiamo alle pulci e zecche ci concentriamo su fastidi evidenti come prurito ed irritazioni cutanee. Tuttavia questi parassiti cutanei possono portare con sé malattie gravi che, se non diagnosticate e curate tempestivamente, potrebbero compromettere la salute del tuo cane o gatto.

Con la giusta prevenzione è possibile proteggere i nostri amici.

Le malattie più frequenti trasmesse da pulci e zecche sono:

  • MALATTIA DI LYME

Causata Borrelia Burgdoferi, viene trasmessa da zecche infette. I sintomi più comuni includo febbre, zoppia, dolore articolare, perdita di appetito, letargia. Se non trattata può causare gravi danni articolari e renali, fino alla morte.

  • ANAPLASMOSI

Causata da Anaplasma Phagocytophilum, determina gravi sintomi fino alla possibile morte.

  • BABESIOSI (PIROPLASMOSI)

Causata da Babesia Canis, colpisce i globuli rossi portando a sintomi come febbre, anemia, debolezza, ittero.

Queste malattie possono rimane asintomatiche per diverso tempo prima che i sintomi diventino evidenti, la presenza di pulci e zecche e quindi delle malattie trasmesse è in crescita, anche nelle aree urbane.

La prevenzione è la chiave per proteggere i tuoi animali. Esistono diversi prodotti antiparassitari efficaci (collari, spot-on, compresse) che possono allontanare i parassiti e prevenire il rischio di malattie.

È importante scegliere il trattamento giusto in base al tipo di ambiente in cui vive il tuo pet e alla sua salute generale.

Se vuoi saperne di più sulla diagnosi e la prevenzione di queste malattie, il nostro Team di esperti della Clinica Veterinaria Europa di Ferrara è pronto ad aiutarti, offrendoti consigli per trattamenti di profilassi personalizzata e test diagnostici per garantire il benessere del tuo amico a quattro zampe.

Il suo benessere è la nostra priorità.

Leishmaniosi nei Cani: Come Proteggere il Tuo Amico a Quattro Zampe con una Profilassi Efficace

I Consigli della Clinica Veterinaria Europa Ferrara

La leishmaniosi è una malattia parassitaria che colpisce principalmente i cani e può avere conseguenze molto gravi sulla loro salute. In Italia, la malattia è endemica in alcune regioni, specialmente nelle zone meridionali e lungo la costa, ma la sua diffusione è in costante aumento, già presente anche nella nostra regione. È importante quindi essere consapevoli dei rischi e adottare misure preventive per proteggere il nostro amico a quattro zampe.

Cos’è la Leishmaniosi?

 

La leishmaniosi è causata da un parassita chiamato Leishmania, trasmesso dalla puntura di un insetto, il flebotomo, che è particolarmente attivo durante i mesi più caldi. Il flebotomo morde il cane infetto e successivamente trasmette il parassita a cani sani. Il parassita si diffonde nell’organismo del cane, colpendo principalmente cute, fegato, reni e milza.

I sintomi della leishmaniosi possono essere molto vari, in alcuni casi la leishmaniosi può essere asintomatica per lunghi periodi. Tra i segni più comuni troviamo perdita di pelo, ulcere cutanee, ingrossamento degli organi interni e, nei casi più gravi, insufficienza renale o epatica. Se non trattata adeguatamente, la leishmaniosi può essere fatale.

Come Proteggere il Tuo Cane dalla Leishmaniosi?

La buona notizia è che la leishmaniosi *si può prevenire*. La profilassi è fondamentale per evitare il contagio, specialmente durante i periodi di maggiore attività del flebotomo, che vanno dalla primavera all’autunno.

  1. Repellenti per Flebotomi

Esistono diversi prodotti specifici sul mercato, come collari e spot-on, che sono in grado di proteggere il cane dalla puntura dei flebotomi. Questi prodotti, oltre a essere efficaci, sono sicuri per la salute del cane e devono essere utilizzati seguendo le indicazioni del veterinario.

  1. Vaccinazione contro la Leishmaniosi

La vaccinazione rappresenta una forma di protezione aggiuntiva, anche se non sostituisce la profilassi con repellenti contro le punture di insetti. Il vaccino contro la leishmaniosi stimola il sistema immunitario del cane a rispondere al parassita in caso di infezione. La somministrazione del vaccino è annuale.

  1. Evita le Ore di Maggiore Attività dei Flebotomi

I flebotomi sono più attivi durante le ore crepuscolari e notturne, quindi limitare le uscite del cane nelle ore in cui i flebotomi sono più presenti può ridurre significativamente il rischio di contagio.

  1. Controllo e Monitoraggio

Se il tuo cane vive in una zona a rischio, o se sospetti che possa essere stato esposto alla leishmaniosi, è fondamentale monitorare regolarmente la salute del tuo amico a quattro zampe con il test specifico. Una diagnosi precoce consente di intervenire tempestivamente, migliorando l’efficacia della terapia.

 

Perché Rivolgersi alla Clinica Veterinaria Europa Ferrara?

Alla Clinica Veterinaria Europa Ferrara, siamo sempre al fianco dei nostri pazienti e dei loro proprietari per garantire la salute e il benessere del tuo cane. Offriamo consulenze personalizzate sulla prevenzione della leishmaniosi e altri parassiti. Proponiamo un piano salute che comprende il test, il vaccino, consulenza sulla prevenzione con soluzioni economiche studiate ad hoc a seconda dei casi clinici  

La salute del tuo animale è la nostra priorità! Non esitare a contattarci per fissare una visita di controllo o per ricevere maggiori informazioni sulla profilassi contro la leishmaniosi.

Proteggere il tuo cane è il primo passo per garantirgli una vita lunga, sana e felice. Non aspettare, agisci ora! 

 

LINEE GUIDA PER LA STERILIZZAZIONE

Nel 2024 la WSAVA (World Small Animal Veterinary Association) ha pubblicato le nuove linee guida mondiali per il controllo della riproduzione in cani e gatti.

La sterilizzazione dei cani e dei gatti è una pratica applicata abitualmente da decenni in molte parti del mondo. Presenta molteplici scopi, quali: il controllo della sovrappopolazione degli animali sul territorio, il controllo del randagismo e degli animali nei rifugi, la prevenzione di gravidanze indesiderate e la prevenzione di alcune patologie.

Purtroppo esistono pochi studi che analizzano l’effetto della sterilizzazione sulla sovrappopolazione di cani e gatti e sugli ingressi nei rifugi. I dati sono spesso incompleti o provenienti da fonti di dubbia attendibilità. Ma un concetto che viene spesso riportato e risulta essere fondamentale per gli scopi descritti precedentemente è il possesso responsabile degli animali. Promuovere il possesso responsabile degli animali significa avviare iniziative educative e garantire che gli animali siano facilmente identificabili e ricongiungibili ai loro proprietari, ad esempio in caso di smarrimento, riducendo così il carico sui rifugi per animali.

In questo articolo riporteremo, nello specifico, le linee guida per la sterilizzazione di cani e gatti di proprietà.

La decisione di sterilizzare un cane o un gatto dovrebbe essere presa dal proprietario consultandosi con il Medico Veterinario. Il Medico Veterinario valuterà attentamente i rischi e i benefici del paziente per consigliare l’opzione più appropriata che tenga conto delle esigenze dell’animale, del proprietario e della società.

Esistono varie opzioni per sterilizzare cani e gatti, ciascuna con diversi pro e contro. Le opzioni chirurgiche più utilizzate nelle femmine sono: l’ovarioisterectomia (rimozione delle ovaie e dell’utero) oppure l’ovariectomia (rimozione delle ovaie). Nei maschi, invece, viene generalmente eseguita l’orchiectomia, cioè la rimozione dei testicoli. L’alternativa alla chirurgia è l’applicazione di un impianto sottocutaneo che inibisce temporaneamente la produzione di ormoni e il funzionamento delle gonadi.

 

BENEFICI PER LA SALUTE

Cani

La sterilizzazione nelle cagne previene le gravidanze indesiderate, previene patologie che si trasmettono mediante accoppiamento (come il tumore venereo trasmissibile) e riduce il rischio di cisti ovariche e tumori ovarici, i quali possono anche determinare metastasi nel 20-50% dei casi.

L’influenza ciclica degli ormoni steroidei sull’utero può causare una patologia uterina chiamata iperplasia endometriale cistica, che spesso evolve in piometra, cioè un’infezione dell’utero che spesso deve essere risolta con una chirurgia d’urgenza. La piometra si verifica nel 20-54% delle cagne non sterilizzate entro i 10 anni di età. La sterilizzazione previene questo tipo di patologie uterine.

I tumori vaginali nelle cagne non sono frequenti, ma si verificano più spesso nelle cagne non sterilizzate.

I tumori mammari sono i più comunemente diagnosticati nelle cagne non sterilizzate e circa il 50% di loro è maligno. Generalmente si presentano dagli 8 anni di età in su ed è stata riscontrata una predisposizione in razze come Springer e Cocker Spaniel, Boxer, Barboncino, Bassotto e razze di taglia grande. La sterilizzazione riduce il rischio di tumori mammari se eseguita prima dei 2 anni di età.

I cani maschi non sterilizzati possono andare incontro a tumori testicolari (soprattutto dopo i 10 anni di età). In caso di soggetti giovani con testicoli ritenuti (criptorchidi) la sterilizzazione è fortemente consigliata perché è stata riscontrata una notevole predisposizione allo sviluppo di tumori ai testicoli.

La sterilizzazione (chirurgica o tramite impianto sottocutaneo) nei cani maschi permette di prevenire o risolvere casi di iperplasia prostatica benigna (si tratta della patologia prostatica più frequente nei cani maschi anziani non sterilizzati) ed è consigliata in molti casi di prostatite o tumore delle ghiandole perianali.

In caso di disturbi del comportamento dei cani l’impatto della sterilizzazione è controverso. L’impatto è maggiore nei maschi, migliorando comportamenti indesiderati testosterone-dipendenti come le marcature urinarie in casa, l’aggressione intraspecifica tra maschi, il vagabondare e l’ipersessualità. Bisogna fare molta attenzione ad interpretare gli atteggiamenti di monta, perché spesso si verificano per altri motivi, come stress o ansia. Nelle femmine la sterilizzazione previene le false gravidanze, che possono dare alterazioni comportamentali o aumentare il rischio di mastite. In generale i problemi comportamentali possono avere molteplici cause e raramente si risolvono solo con la sterilizzazione. Di conseguenza è fondamentale eseguire un consulto con un Medico Veterinario esperto in comportamento prima di procedere con la sterilizzazione.

Gatti

Nei gatti, sia maschi che femmine, le patologie dell’apparato riproduttivo sono molto più rare rispetto ai cani, ma possono essere prevenute mediante sterilizzazione. Anche l’incidenza dei tumori mammari è più bassa rispetto alle cagne.

Spesso la decisione di sterilizzare un gatto o una gatta è mirata maggiormente alla gestione dei problemi comportamentali, come l’aggressività tra maschi e il comportamento estrale delle femmine, e alla prevenzione di gravidanze indesiderate.

 

RISCHI PER LA SALUTE

Cani

La sterilizzazione determina una perdita di ormoni gonadici e un conseguente aumento nel circolo sanguigno di altre molecole che dovrebbero stimolarne la produzione. Questo può avere un impatto sullo sviluppo di alcune patologie.

La sterilizzazione sembra aumentare il rischio di comparsa di osteosarcoma (un tumore maligno) in cani maschi e femmine di taglia grande. Sono predisposte razze come Irish Wolfhound, San Bernardo, Rottweiler, Alano, Rhodesian Ridgeback e Leonberger.

Un aumento di rischio correlato alla sterilizzazione sembra esserci anche per i linfomi (tumori del sangue e linfatici), soprattutto nelle femmine di Australian Shepherd e Golden Retriever.

Anche gli emangiosarcomi (tumori maligni) sembrano verificarsi più frequentemente nelle cagne sterilizzate. C’è una predisposizione di razza in Pastori Tedeschi, Golden Retriever, Labrador Retriever e Barboni.

I tumori della prostata sembrano essere diagnosticati più frequentemente in cani sterilizzati, piuttosto che in cani interi. Si ipotizza una predisposizione di razza per Shetland Sheepdog, Terrier Scozzese, Bovaro delle Fiandre, Dobermann e i loro meticci.

La sterilizzazione eseguita prima dei 6 mesi di età sembra aumentare il rischio di incompetenza dello sfintere uretrale nelle femmine, con conseguente incontinenza urinaria. C’è anche una predisposizione di razza per Pastore Tedesco, Dalmata, Bearded Collie, Collie a pelo lungo, Boxer, Rottweiler, Dobermann, Bobtail, Springer Spaniel, Weimaraner e Setter Irlandese.

Secondo diversi studi la probabilità di sviluppare problemi ortopedici (come displasia dell’anca, displasia del gomito o lesioni al legamento crociato craniale) aumentano nei maschi e nelle femmine sterilizzati prima dei 6-12 mesi di età, soprattutto in Golden Retriever, Labrador Retriever e Pastori Tedeschi.

La sterilizzazione può scatenare lo sviluppo di malattie metaboliche ed endocrine (come ipotiroidismo o iperadrenocorticismo), ma ci sono anche altri fattori che possono contribuire ad aumentare questo rischio.

I cani (maschi e femmine) sterilizzati hanno un tasso metabolico e una sazietà ridotti. Di conseguenza molti cani sterilizzati sviluppano sovrappeso o obesità, che predispongono a molte patologie, anomalie comportamentali e riducono la longevità. Questo rischio è evitabile adattando l’attività fisica e l’alimentazione del cane.

Tutte le patologie sopracitate sono multifattoriali, cioè hanno diversi fattori predisponenti alla base. Di conseguenza è bene tenere in considerazione il possibile rischio dovuto alla sterilizzazione, ma non va considerato come unico fattore.

Gatti

La sterilizzazione causa un aumento dell’appetito e una riduzione del tasso metabolico, con maggior rischio di obesità, che è associata a un rischio elevato di sviluppare diabete mellito. Tuttavia, l’obesità e il diabete posso essere prevenuti con un aumento dell’esercizio fisico e una riduzione dell’assunzione di cibo.

I gatti maschi sterilizzati hanno un rischio più elevato di ostruzioni uretrali e malattie del tratto urinario inferiore. Il sovrappeso rappresenta un ulteriore fattore di rischio, insieme ad una predisposizione di razza in Persiani, Manx e Himalayani.

 

Conclusioni

La sterilizzazione può comportare sia rischi che benefici per cani e gatti di entrambi i sessi. È importante che la decisione venga presa dal proprietario insieme al Medico Veterinario alla luce delle evidenze scientifiche e dopo un’adeguata valutazione rischio-beneficio.

COSA FARE PER MANTENERE IN SALUTE I NOSTRI PET E “SMASCHERARE” PATOLOGIE “INVISIBILI”

Visite cliniche , esami del sangue periodici si rivelano utilissime per mantenere in salute i nostri Pet.
Queste procedure aiutano il  vostro Veterinario nella valutazione dello stato di salute del pet in modo non invasivo, all’interno di un percorso di prevenzione.
Insieme al vostro Veterinario potrete conoscere eventuali condizioni patologiche non ancora sintomatiche (invisibili).
La prevenzione e i controlli non sono uguali per tutti, vanno contestualizzati con l’età, la razza ed eventuali patologie croniche già esistenti.
In base alle esigenze del vostro pet vi consiglieranno i controlli necessari quali esami del sangue, ecografie ed altre procedure diagnostiche.

Consigli per una bocca sana nei nostri pets….

….no alitosi, carie, piorrea

 

L’igiene orale non è solo una questione estetica. Da una corretta pulizia dentale dipende il benessere generale dei nostri Pets e la prevenzione da patologie importanti.

Quando la placca depositata sui denti si calcifica da’ vita a uno strato ancora più resistente e complesso da rimuovere, detto tartaro. Con il tempo questa patologia compromette il benessere dell’animale, causando problemi della bocca di varie entità come alitosi, gengiviti, paradontiti (patologia che causa retrazione gengivale e la conseguente perdita dei denti).

Uno dei maggiori rischi associati alla cattiva salute orale è che i batteri della bocca possano entrare in circolo causando infezioni e danneggiando altri organi come cuore e reni. I nostri animali domestici possono avere alito cattivo, dolore, difficoltà nell’alimentarsi.

Il Veterinario è il professionista che vi accompagna nella prevenzione di gravi patologie dentali, eseguendo una procedura di IGIENE ORALE rimuovendo la placca e lucidando la superficie dentale. Perché questa procedura sia eseguita correttamente e non causi al paziente fastidio o dolore è necessario eseguirla in sedazione.

Con una corretta e periodica prevenzione eseguita dal Veterinario e mantenuta dal proprietario a casa, si possono evitare gravi patologie che necessitano di interventi più complessi ed invasivi.

Conoscere i parassiti del nostro gatto per proteggerlo

I gatti che hanno accesso all’esterno, sono maggiormente a rischio di contrarre ENDO ed ECTOPARASSITOSI.
Gli endoparassiti sono i cosiddetti parassiti interni: vermi (tondi e piatti), e organismi unicellulari (giardia, coccidi,
trichomoniasi, toxoplasma, ecc.).
Gli ectoparassiti sono parassiti esterni: pulci, zecche, acari, funghi, ecc.
Il gatto è un animale predatore, cattura le sue prede, perlopiù rappresentate da piccoli roditori, volatili e
piccoli rettili, soprattutto nelle ore notturne.
Un gatto che caccia un piccolo roditore alimentandosi anche

parzialmente di esso è a rischio di contrarre:
– Ascaridi
– Ancylostomi
– Strongili
– Cestodi (tenia, echinococco)
– Coccidi
– Toxoplasma gondii

 

 

 

Un gatto che caccia piccoli rettili, come ad esempio lucertole, gechi ecc.

può contrarre infestazioni da:
– Strongili
– Cestodi

 

 

 

Cacciando piccoli volatili, può infestarsi con:
– Ascaridi
– Strongili
– Cestodi
– Coccidi
– Toxoplasma gondii

 

 

Spesso nello stesso gatto si ha contemporaneamente la presenza di più parassiti.

Questi parassiti sono ZOONOSI, possono cioè essere trasmessi all’uomo.
I soggetti a maggior rischio sono i bambini!

INSERIMENTO DI UN NUOVO CONIGLIO IN CASA:

L’inserimento di un nuovo coniglio in casa, quando ne è già presente un altro, è un argomento che spesso crea preoccupazione nei proprietari. Questo articolo ha lo scopo di dare alcuni suggerimenti per aiutare i proprietari di conigli in questa fase delicata.

Innanzitutto è importante che i cuccioli di coniglio, così come per altre specie, stiano con la madre e gli altri componenti della cucciolata fino ad almeno 10 settimane di vita, per poter imparare a comunicare e relazionarsi con i conspecifici. Un coniglio staccato troppo prematuramente dalla madre ha un rischio maggiore di sviluppare problemi comportamentali e relazionali.

Una volta che si decide di inserire due conigli è fondamentale preparare prima l’ambiente. Se l’inserimento viene fatto in un ambiente adatto e con le giuste accortezze è molto più facile che i conigli vadano poi d’accordo. Al contrario, se due conigli hanno già subìto tentativi di inserimento errati, con conseguenti aggressioni tra di loro, avranno molta più difficoltà a comunicare pacificamente.

Un’ottima soluzione può essere quella di posizionare un cancelletto con una rete che va a dividere lo spazio in casa dedicato ai conigli. In questo modo ciascuno dei due conigli avrà i suoi spazi e potrà decidere liberamente se avvicinarsi all’altro esemplare (con la protezione della rete per evitare morsi) o rimanere a distanza nella sua zona sicura. La presenza di tane e rifugi per entrambi è fondamentale per dare maggiore senso di protezione. Le risorse vitali per l’animale (acqua, cibo e lettiera) devono essere poste lontano dal cancelletto, così da non obbligare il coniglio ad avvicinarsi al conspecifico per raggiungere queste risorse.

Bisogna anche spostare regolarmente il cancello di divisione e scambiare gli spazi dei due conigli, per non creare un’esclusività di utilizzo degli spazi. È consigliabile anche lasciare anche alcuni pellet fecali prodotti dai conigli come marcatura per abituare ciascun coniglio alla presenza dell’altro.

Non bisogna forzare i conigli ad interagire tra loro se non è ancora il momento opportuno. Ogni coppia di conigli ha i suoi tempi per un inserimento corretto, che vanno rispettati.

È meglio inserire un maschio o una femmina?

In un gruppo di conigli i maschi fanno da mediatori nelle relazioni e tendono a far abbassare i toni quando le femmine si agitano troppo. Per questo motivo è sicuramente più facile far andare d’accordo due maschi sterilizzati piuttosto che due femmine (anche se sterilizzate). Anche la convivenza di un maschio sterilizzato e di una femmina sterilizzata è una buona soluzione (sia in termini di relazione che per evitare cucciolate indesiderate). Di solito la sterilizzazione, sia per i maschi che per le femmine, è caldamente consigliata per favorire l’inserimento. Due femmine non sterilizzate o due maschi non sterilizzati hanno poche possibilità di andare d’accordo tra di loro.

E se volessi inserire un coniglio cucciolo insieme ad un coniglio già adulto? Di solito non è una soluzione consigliabile, perché c’è il rischio che il coniglio adulto, anche se sterilizzato, non accetti il cucciolo. Nelle femmine questo comportamento è ancora più accentuato. La soluzione migliore in questi casi è quella di mantenere la rete divisoria fino alla maturità sessuale e alla successiva sterilizzazione del cucciolo, evitando nei primi mesi incontri diretti senza il divisorio.

Questi sono solo alcuni consigli fondamentali per una buona riuscita dell’inserimento, ma i fattori coinvolti sono molteplici e diversi da caso a caso. La pazienza e la conoscenza del linguaggio del corpo dei conigli sono fondamentali. In caso di dubbi è sempre consigliabile rivolgersi ad un Medico Veterinario esperto in animali non convenzionali, che a sua volta potrebbe consigliare una consulenza con uno specialista in comportamento.

Conosciamo meglio il Suricato

Il suricato (Suricata Suricatta) è una mangusta della famiglia degli Erpestidi. Può essere detenuto come pet e non sono necessari documenti soecifici, ma è sicuramente un animale molto particolare per cui è necessaria una attenta valutazione prima di adottarne uno.

È un animale carnivoro e in cattività deve essere alimentato con insetti, verdure, uova e cibo commerciale.
Proviene da zone desertiche dell’Africa per cui in inverno necessita di fonti di calore.
In natura vive in gruppi con una forte aggregazione sociale; quando viene adottato da cucciolo si adatta bene alla vita domestica e diventa parte della famiglia, ma tende ad essere aggressivo verso altre persone ed animali e farà fatica ad accettare altri membri.