LINEE GUIDA PER LA STERILIZZAZIONE
Nel 2024 la WSAVA (World Small Animal Veterinary Association) ha pubblicato le nuove linee guida mondiali per il controllo della riproduzione in cani e gatti.
La sterilizzazione dei cani e dei gatti è una pratica applicata abitualmente da decenni in molte parti del mondo. Presenta molteplici scopi, quali: il controllo della sovrappopolazione degli animali sul territorio, il controllo del randagismo e degli animali nei rifugi, la prevenzione di gravidanze indesiderate e la prevenzione di alcune patologie.
Purtroppo esistono pochi studi che analizzano l’effetto della sterilizzazione sulla sovrappopolazione di cani e gatti e sugli ingressi nei rifugi. I dati sono spesso incompleti o provenienti da fonti di dubbia attendibilità. Ma un concetto che viene spesso riportato e risulta essere fondamentale per gli scopi descritti precedentemente è il possesso responsabile degli animali. Promuovere il possesso responsabile degli animali significa avviare iniziative educative e garantire che gli animali siano facilmente identificabili e ricongiungibili ai loro proprietari, ad esempio in caso di smarrimento, riducendo così il carico sui rifugi per animali.
In questo articolo riporteremo, nello specifico, le linee guida per la sterilizzazione di cani e gatti di proprietà.
La decisione di sterilizzare un cane o un gatto dovrebbe essere presa dal proprietario consultandosi con il Medico Veterinario. Il Medico Veterinario valuterà attentamente i rischi e i benefici del paziente per consigliare l’opzione più appropriata che tenga conto delle esigenze dell’animale, del proprietario e della società.
Esistono varie opzioni per sterilizzare cani e gatti, ciascuna con diversi pro e contro. Le opzioni chirurgiche più utilizzate nelle femmine sono: l’ovarioisterectomia (rimozione delle ovaie e dell’utero) oppure l’ovariectomia (rimozione delle ovaie). Nei maschi, invece, viene generalmente eseguita l’orchiectomia, cioè la rimozione dei testicoli. L’alternativa alla chirurgia è l’applicazione di un impianto sottocutaneo che inibisce temporaneamente la produzione di ormoni e il funzionamento delle gonadi.
BENEFICI PER LA SALUTE
Cani
La sterilizzazione nelle cagne previene le gravidanze indesiderate, previene patologie che si trasmettono mediante accoppiamento (come il tumore venereo trasmissibile) e riduce il rischio di cisti ovariche e tumori ovarici, i quali possono anche determinare metastasi nel 20-50% dei casi.
L’influenza ciclica degli ormoni steroidei sull’utero può causare una patologia uterina chiamata iperplasia endometriale cistica, che spesso evolve in piometra, cioè un’infezione dell’utero che spesso deve essere risolta con una chirurgia d’urgenza. La piometra si verifica nel 20-54% delle cagne non sterilizzate entro i 10 anni di età. La sterilizzazione previene questo tipo di patologie uterine.
I tumori vaginali nelle cagne non sono frequenti, ma si verificano più spesso nelle cagne non sterilizzate.
I tumori mammari sono i più comunemente diagnosticati nelle cagne non sterilizzate e circa il 50% di loro è maligno. Generalmente si presentano dagli 8 anni di età in su ed è stata riscontrata una predisposizione in razze come Springer e Cocker Spaniel, Boxer, Barboncino, Bassotto e razze di taglia grande. La sterilizzazione riduce il rischio di tumori mammari se eseguita prima dei 2 anni di età.
I cani maschi non sterilizzati possono andare incontro a tumori testicolari (soprattutto dopo i 10 anni di età). In caso di soggetti giovani con testicoli ritenuti (criptorchidi) la sterilizzazione è fortemente consigliata perché è stata riscontrata una notevole predisposizione allo sviluppo di tumori ai testicoli.
La sterilizzazione (chirurgica o tramite impianto sottocutaneo) nei cani maschi permette di prevenire o risolvere casi di iperplasia prostatica benigna (si tratta della patologia prostatica più frequente nei cani maschi anziani non sterilizzati) ed è consigliata in molti casi di prostatite o tumore delle ghiandole perianali.
In caso di disturbi del comportamento dei cani l’impatto della sterilizzazione è controverso. L’impatto è maggiore nei maschi, migliorando comportamenti indesiderati testosterone-dipendenti come le marcature urinarie in casa, l’aggressione intraspecifica tra maschi, il vagabondare e l’ipersessualità. Bisogna fare molta attenzione ad interpretare gli atteggiamenti di monta, perché spesso si verificano per altri motivi, come stress o ansia. Nelle femmine la sterilizzazione previene le false gravidanze, che possono dare alterazioni comportamentali o aumentare il rischio di mastite. In generale i problemi comportamentali possono avere molteplici cause e raramente si risolvono solo con la sterilizzazione. Di conseguenza è fondamentale eseguire un consulto con un Medico Veterinario esperto in comportamento prima di procedere con la sterilizzazione.
Gatti
Nei gatti, sia maschi che femmine, le patologie dell’apparato riproduttivo sono molto più rare rispetto ai cani, ma possono essere prevenute mediante sterilizzazione. Anche l’incidenza dei tumori mammari è più bassa rispetto alle cagne.
Spesso la decisione di sterilizzare un gatto o una gatta è mirata maggiormente alla gestione dei problemi comportamentali, come l’aggressività tra maschi e il comportamento estrale delle femmine, e alla prevenzione di gravidanze indesiderate.
RISCHI PER LA SALUTE
Cani
La sterilizzazione determina una perdita di ormoni gonadici e un conseguente aumento nel circolo sanguigno di altre molecole che dovrebbero stimolarne la produzione. Questo può avere un impatto sullo sviluppo di alcune patologie.
La sterilizzazione sembra aumentare il rischio di comparsa di osteosarcoma (un tumore maligno) in cani maschi e femmine di taglia grande. Sono predisposte razze come Irish Wolfhound, San Bernardo, Rottweiler, Alano, Rhodesian Ridgeback e Leonberger.
Un aumento di rischio correlato alla sterilizzazione sembra esserci anche per i linfomi (tumori del sangue e linfatici), soprattutto nelle femmine di Australian Shepherd e Golden Retriever.
Anche gli emangiosarcomi (tumori maligni) sembrano verificarsi più frequentemente nelle cagne sterilizzate. C’è una predisposizione di razza in Pastori Tedeschi, Golden Retriever, Labrador Retriever e Barboni.
I tumori della prostata sembrano essere diagnosticati più frequentemente in cani sterilizzati, piuttosto che in cani interi. Si ipotizza una predisposizione di razza per Shetland Sheepdog, Terrier Scozzese, Bovaro delle Fiandre, Dobermann e i loro meticci.
La sterilizzazione eseguita prima dei 6 mesi di età sembra aumentare il rischio di incompetenza dello sfintere uretrale nelle femmine, con conseguente incontinenza urinaria. C’è anche una predisposizione di razza per Pastore Tedesco, Dalmata, Bearded Collie, Collie a pelo lungo, Boxer, Rottweiler, Dobermann, Bobtail, Springer Spaniel, Weimaraner e Setter Irlandese.
Secondo diversi studi la probabilità di sviluppare problemi ortopedici (come displasia dell’anca, displasia del gomito o lesioni al legamento crociato craniale) aumentano nei maschi e nelle femmine sterilizzati prima dei 6-12 mesi di età, soprattutto in Golden Retriever, Labrador Retriever e Pastori Tedeschi.
La sterilizzazione può scatenare lo sviluppo di malattie metaboliche ed endocrine (come ipotiroidismo o iperadrenocorticismo), ma ci sono anche altri fattori che possono contribuire ad aumentare questo rischio.
I cani (maschi e femmine) sterilizzati hanno un tasso metabolico e una sazietà ridotti. Di conseguenza molti cani sterilizzati sviluppano sovrappeso o obesità, che predispongono a molte patologie, anomalie comportamentali e riducono la longevità. Questo rischio è evitabile adattando l’attività fisica e l’alimentazione del cane.
Tutte le patologie sopracitate sono multifattoriali, cioè hanno diversi fattori predisponenti alla base. Di conseguenza è bene tenere in considerazione il possibile rischio dovuto alla sterilizzazione, ma non va considerato come unico fattore.
Gatti
La sterilizzazione causa un aumento dell’appetito e una riduzione del tasso metabolico, con maggior rischio di obesità, che è associata a un rischio elevato di sviluppare diabete mellito. Tuttavia, l’obesità e il diabete posso essere prevenuti con un aumento dell’esercizio fisico e una riduzione dell’assunzione di cibo.
I gatti maschi sterilizzati hanno un rischio più elevato di ostruzioni uretrali e malattie del tratto urinario inferiore. Il sovrappeso rappresenta un ulteriore fattore di rischio, insieme ad una predisposizione di razza in Persiani, Manx e Himalayani.
Conclusioni
La sterilizzazione può comportare sia rischi che benefici per cani e gatti di entrambi i sessi. È importante che la decisione venga presa dal proprietario insieme al Medico Veterinario alla luce delle evidenze scientifiche e dopo un’adeguata valutazione rischio-beneficio.