COSA FARE PER MANTENERE IN SALUTE I NOSTRI PET E “SMASCHERARE” PATOLOGIE “INVISIBILI”

Visite cliniche , esami del sangue periodici si rivelano utilissime per mantenere in salute i nostri Pet.
Queste procedure aiutano il  vostro Veterinario nella valutazione dello stato di salute del pet in modo non invasivo, all’interno di un percorso di prevenzione.
Insieme al vostro Veterinario potrete conoscere eventuali condizioni patologiche non ancora sintomatiche (invisibili).
La prevenzione e i controlli non sono uguali per tutti, vanno contestualizzati con l’età, la razza ed eventuali patologie croniche già esistenti.
In base alle esigenze del vostro pet vi consiglieranno i controlli necessari quali esami del sangue, ecografie ed altre procedure diagnostiche.

Consigli per una bocca sana nei nostri pets….

….no alitosi, carie, piorrea

 

L’igiene orale non è solo una questione estetica. Da una corretta pulizia dentale dipende il benessere generale dei nostri Pets e la prevenzione da patologie importanti.

Quando la placca depositata sui denti si calcifica da’ vita a uno strato ancora più resistente e complesso da rimuovere, detto tartaro. Con il tempo questa patologia compromette il benessere dell’animale, causando problemi della bocca di varie entità come alitosi, gengiviti, paradontiti (patologia che causa retrazione gengivale e la conseguente perdita dei denti).

Uno dei maggiori rischi associati alla cattiva salute orale è che i batteri della bocca possano entrare in circolo causando infezioni e danneggiando altri organi come cuore e reni. I nostri animali domestici possono avere alito cattivo, dolore, difficoltà nell’alimentarsi.

Il Veterinario è il professionista che vi accompagna nella prevenzione di gravi patologie dentali, eseguendo una procedura di IGIENE ORALE rimuovendo la placca e lucidando la superficie dentale. Perché questa procedura sia eseguita correttamente e non causi al paziente fastidio o dolore è necessario eseguirla in sedazione.

Con una corretta e periodica prevenzione eseguita dal Veterinario e mantenuta dal proprietario a casa, si possono evitare gravi patologie che necessitano di interventi più complessi ed invasivi.

Conoscere i parassiti del nostro gatto per proteggerlo

I gatti che hanno accesso all’esterno, sono maggiormente a rischio di contrarre ENDO ed ECTOPARASSITOSI.
Gli endoparassiti sono i cosiddetti parassiti interni: vermi (tondi e piatti), e organismi unicellulari (giardia, coccidi,
trichomoniasi, toxoplasma, ecc.).
Gli ectoparassiti sono parassiti esterni: pulci, zecche, acari, funghi, ecc.
Il gatto è un animale predatore, cattura le sue prede, perlopiù rappresentate da piccoli roditori, volatili e
piccoli rettili, soprattutto nelle ore notturne.
Un gatto che caccia un piccolo roditore alimentandosi anche

parzialmente di esso è a rischio di contrarre:
– Ascaridi
– Ancylostomi
– Strongili
– Cestodi (tenia, echinococco)
– Coccidi
– Toxoplasma gondii

 

 

 

Un gatto che caccia piccoli rettili, come ad esempio lucertole, gechi ecc.

può contrarre infestazioni da:
– Strongili
– Cestodi

 

 

 

Cacciando piccoli volatili, può infestarsi con:
– Ascaridi
– Strongili
– Cestodi
– Coccidi
– Toxoplasma gondii

 

 

Spesso nello stesso gatto si ha contemporaneamente la presenza di più parassiti.

Questi parassiti sono ZOONOSI, possono cioè essere trasmessi all’uomo.
I soggetti a maggior rischio sono i bambini!

INSERIMENTO DI UN NUOVO CONIGLIO IN CASA:

L’inserimento di un nuovo coniglio in casa, quando ne è già presente un altro, è un argomento che spesso crea preoccupazione nei proprietari. Questo articolo ha lo scopo di dare alcuni suggerimenti per aiutare i proprietari di conigli in questa fase delicata.

Innanzitutto è importante che i cuccioli di coniglio, così come per altre specie, stiano con la madre e gli altri componenti della cucciolata fino ad almeno 10 settimane di vita, per poter imparare a comunicare e relazionarsi con i conspecifici. Un coniglio staccato troppo prematuramente dalla madre ha un rischio maggiore di sviluppare problemi comportamentali e relazionali.

Una volta che si decide di inserire due conigli è fondamentale preparare prima l’ambiente. Se l’inserimento viene fatto in un ambiente adatto e con le giuste accortezze è molto più facile che i conigli vadano poi d’accordo. Al contrario, se due conigli hanno già subìto tentativi di inserimento errati, con conseguenti aggressioni tra di loro, avranno molta più difficoltà a comunicare pacificamente.

Un’ottima soluzione può essere quella di posizionare un cancelletto con una rete che va a dividere lo spazio in casa dedicato ai conigli. In questo modo ciascuno dei due conigli avrà i suoi spazi e potrà decidere liberamente se avvicinarsi all’altro esemplare (con la protezione della rete per evitare morsi) o rimanere a distanza nella sua zona sicura. La presenza di tane e rifugi per entrambi è fondamentale per dare maggiore senso di protezione. Le risorse vitali per l’animale (acqua, cibo e lettiera) devono essere poste lontano dal cancelletto, così da non obbligare il coniglio ad avvicinarsi al conspecifico per raggiungere queste risorse.

Bisogna anche spostare regolarmente il cancello di divisione e scambiare gli spazi dei due conigli, per non creare un’esclusività di utilizzo degli spazi. È consigliabile anche lasciare anche alcuni pellet fecali prodotti dai conigli come marcatura per abituare ciascun coniglio alla presenza dell’altro.

Non bisogna forzare i conigli ad interagire tra loro se non è ancora il momento opportuno. Ogni coppia di conigli ha i suoi tempi per un inserimento corretto, che vanno rispettati.

È meglio inserire un maschio o una femmina?

In un gruppo di conigli i maschi fanno da mediatori nelle relazioni e tendono a far abbassare i toni quando le femmine si agitano troppo. Per questo motivo è sicuramente più facile far andare d’accordo due maschi sterilizzati piuttosto che due femmine (anche se sterilizzate). Anche la convivenza di un maschio sterilizzato e di una femmina sterilizzata è una buona soluzione (sia in termini di relazione che per evitare cucciolate indesiderate). Di solito la sterilizzazione, sia per i maschi che per le femmine, è caldamente consigliata per favorire l’inserimento. Due femmine non sterilizzate o due maschi non sterilizzati hanno poche possibilità di andare d’accordo tra di loro.

E se volessi inserire un coniglio cucciolo insieme ad un coniglio già adulto? Di solito non è una soluzione consigliabile, perché c’è il rischio che il coniglio adulto, anche se sterilizzato, non accetti il cucciolo. Nelle femmine questo comportamento è ancora più accentuato. La soluzione migliore in questi casi è quella di mantenere la rete divisoria fino alla maturità sessuale e alla successiva sterilizzazione del cucciolo, evitando nei primi mesi incontri diretti senza il divisorio.

Questi sono solo alcuni consigli fondamentali per una buona riuscita dell’inserimento, ma i fattori coinvolti sono molteplici e diversi da caso a caso. La pazienza e la conoscenza del linguaggio del corpo dei conigli sono fondamentali. In caso di dubbi è sempre consigliabile rivolgersi ad un Medico Veterinario esperto in animali non convenzionali, che a sua volta potrebbe consigliare una consulenza con uno specialista in comportamento.

Conosciamo meglio il Suricato

Il suricato (Suricata Suricatta) è una mangusta della famiglia degli Erpestidi. Può essere detenuto come pet e non sono necessari documenti soecifici, ma è sicuramente un animale molto particolare per cui è necessaria una attenta valutazione prima di adottarne uno.

È un animale carnivoro e in cattività deve essere alimentato con insetti, verdure, uova e cibo commerciale.
Proviene da zone desertiche dell’Africa per cui in inverno necessita di fonti di calore.
In natura vive in gruppi con una forte aggregazione sociale; quando viene adottato da cucciolo si adatta bene alla vita domestica e diventa parte della famiglia, ma tende ad essere aggressivo verso altre persone ed animali e farà fatica ad accettare altri membri.

PERCHE’ STERILIZZARE I CONIGLI?

Le considerazioni da fare sono diverse a seconda che si tratti di maschi o femmine
La sterilizzazione delle femmine è fortemente consigliata sia per motivi comportamentali e per rendere possibile la convivenza in gruppo, ma soprattutto per motivi sanitari.
Le patologie uterine quali idrometra, endometrite , piometra e neoplasie sono molto frequenti anche in età giovanile e spesso sono asintomatiche fino a quando non raggiungono stadi avanzati .
Per quanto riguarda i maschi, con il raggiungimento della maturità sessuale alcuni soggetti rimangono molto tranquilli , altri invece diventano aggressivi , tendono a sporcare fuori dalla lettiera, spruzzare urine e montare cose e persone.
 I tumori testicolari sono meno frequenti, ma ovviamente la castrazione annulla il rischio

Se invece si pensa di accogliere in casa o giardino una coppia o un gruppo di conigli diventa necessario sterilizzarli tutti sia per evitare cucciolate indesiderate si per una  serena convivenza

COME PROTEGGERE LE ZAMPE DEI NOSTRI CANI DA GHIACCIO E NEVE?

Con l’arrivo dell’inverno le temperature si abbassano ed arrivano freddo e neve. Ci sono alcune attenzioni che dobbiamo avere per proteggere le zampe del nostro cane dal freddo e dalla neve, ma anche dal sale antigelo, vediamole insieme;

  • Accorciare il pelo delle zampe

È consigliabile, soprattutto nei cani a pelo lungo, tagliare bene il pelo intorno alle dita ed ai cuscinetti, questo evita che durante la passeggiata si raccolgano neve e ghiaccio

 

  • Applicare una crema protettiva

Prima di uscire di casa è bene applicare nei piedini e tra gli spazi interdigitali della vasellina o specifica crema protettiva-lenitiva ad uso veterinario, queste hanno un’azione idrorepellente e funzionano come uno scudo contro ghiaccio e sale, inoltre proteggono da irritazioni e screpolature. Può essere utile ripetere l’applicazione sui piedini puliti una volta tornati a casa dalla passeggiata.

 

  • Pulire e lavare le zampine 

Tornati dalla passeggiata è bene pulire attentamente le zampine, lavarle con acqua tiepida ed asciugarle bene con un panno morbido. Questa operazione ci permette di togliere residui di neve, scaldare i piedini del nostro cane e rimuovere completamente eventuale presenza di sale antigelo che può essere tossico per gli animali domestici.

 

  • Passeggiate più brevi

Se sapete che il vostro cane non sopporta tanto il freddo è consigliabile ridurre i tempi della passeggiata e scegliere strade più pulite. Può essere utile anche portare con sé un asciugamano per rimuovere la neve dalle zampe più facilmente quando necessario.

LA STERILIZZAZIONE DEI NOSTRI PET NON E’ PIU’ UN TRAUMA

LA STERILIZZAZIONE DEI NOSTRI PET NON E’ PIU’ UN TRAUMA

Sterilizzare i nostri pet è una decisione difficile e importante. É difficile perchè non si vorrebbe sottoporre ad un intervento il nostro compagno, ma è importante per prevenire patologie in età senile che richiedono comunque un intervento chirurgico che diventa molto più rischioso (patologie dell’utero/ovaie e patologie di prostata/testicoli). Oggi gli interventi chirurgici sono eseguiti con anestesie sicure e con la terapia del dolore intra e post operatoria, riducendo rischi ed  invasività. È possibile utilizzare la chirurgia mini-invasiva/laparoscopia che trasforma l’intervento di sterilizzazione della femmina in una procedura veloce, con un posto operatorio senza dolore e senza complicanze, senza i problemi legati alla chirurgia tradizionale.